Ieri sera avevo le visioni. Per un secondo mi era sembrato vero.
Claudio torna a casa e non mi ritrova. Il mio telefonino è spento. Chiama in negozio ed è chiuso. Chiama i miei, che gli dicono che non sanno dove sto. Allora chiama Paolo, che dice "No, ma ritrovala! Che si deve venì a riprende sta pazza fuoriosa che scava ovunque".
Ripensa alla mia previsione fatta in passato e s'incazza. Chiama Filippo, il quale dice di non sentirmi da ben mezza giornata. Allora chiama Andrea, anche lui afferma di non sapere.
Chiama mia nonna. Nni sacc. Chiama chiunque, arriva a chiamare persino mio cugino Marco e poi erKolino.
Nessuno sa dove sto. Scomparsa nel nulla.
Poi si rende conto che "qualcuno" sembrava un po' troppo tranquillo... i miei, ad esempio... e Filippo... Forse capisce...
In fin dei conti non importa dove sto, ma importa solo il perchè.
Perchè sono malata e vado a morire lontano, come i cani. Malata di che? Di protagonismo, ovviamente.
Considerazione ZERO. Letizia rimane quella che lavora, si occupa della sua casa, del suo cane e delle sue faccende. E anche di quelle degli altri, a volte. Ma a che serve se tanto il livello di considerazione rimane pari a zero?
Guardiamo in faccia alla realtà: non glie ne frega niente a nessuno di quello che Letizia desidera, fosse anche un desiderio semplice, come quello di avere una mensola in cucina.
Figuriamoci, poi, quando si tratta di sogni e desideri grandi ed impegnativi!
Desideravo così tanto andare a vivere all'estero con il mio ragazzo che lui ha aperto un locale a Pescara! E quello fu il primo segnale della CONSIDERAZIONE che il mondo mi avrebbe riservato.
E più va avanti e peggio è.
Ma se a me non ci penso io... ma chi ci deve pensare?
Sarò mai capace di camminare per la mia strada fregandomene di tutti gli altri? Tanto non lo meritano, NESSUNO MERITA PIU' NIENTE DA ME... Per lo meno così dovrebbe essere... Perchè lo so bene ma non lo capisco???
Oggi l'ennesima dimostrazione. Per fortuna la pugnalata al cuore era arrivata 25 giorni fa ed io avevo avuto tempo di somatizzare... Letizia NON ESISTE, per nessuno. Non esiste delicatezza, non esiste amore, non esiste stima, non esiste rispetto... in due parole, CONSIDERAZIONE ZERO.
Claudio ha commentato l'accaduto (25 days ago) con una giustificazione misera: io non so fare il GROWL... Filì non ridere, non sto scherzando...
A questo punto è arrivato il momento di fare un po' di pulizia... A casa, nelle cianfrusaglie, tra le buste, nella borsa, nel telefonino, nell'e-mail, nel MySpace, ma soprattutto nel cervello. Il mio mondo è pieno di merda, e se stagna è peggio.
Vediamo quello che riuscirò a fare.
Da soli si possono anche sopportare... ma Letizzia e Filippo, insieme, diventano InGeStiBiLi!!!
...sE tUtTi FoSseRo nOi, iL mOnDo SaRebBe MiGLiOrE...
venerdì 25 gennaio 2008
mercoledì 23 gennaio 2008
Perchè non provo alcun desiderio di maternità.
Sembra stano che una donna che sta per raggiungere, non senza timore, i 28 anni di età non abbia già da qualche anno notato un crescente quantomai naturale desiderio di maternità.
Bene. Non c'è molto da spiegare. Se non fosse che stamattina mi va.
Procedendo con ordine, quali sono i passi principali della nascita di un figlio? E quali argomentazioni posso presentare per confutare la regola che pretende di stabilire che OGNI donna della mia età VUOLE un figlio?
- L'accoppiamento.
Innanzitutto, nel 2008 accoppiamento vuol dire per forza riproduzione? Non penso ci sia altro da aggiungere...
- La gravidanza
Bene... Quando hai una panza e un culo tali che da quando sei una bambina sembri una femmina incinta, dà retta a me, la gravidanza non è il maggiore dei desideri...
Ma poi dimentichiamo nausee, vomito, fame, ansia, paure... No, non lo dimentichiamo!
-Il parto
Ma se non ho il coraggio di farmi un tatuaggio, secondo voi che voglia ho di partorire? Senza contare, poi, ospedale, medici, pediatri... Nononono!!!
-La nascita e i primi giorni
Bene. Due anni fa ho già vissuto questa fase. Quando ho preso Sophie. Certo, non l'avevo partorita io, ma convincere mia madre è stata un'impresa ben più faticosa, credetemi... La dolcezza e l'amore che mi ha dato la sfriquilina sono qualcosa che difficilmente si può descrivere...
-Avere cura della propria creatura
Credete che bisogni avere un figlio per capirlo? Bene, allora contate pure che io abbia un figlio di 31 anni. Non che io mi senta all'altezza di gestire un figlio come Claudio, ma penso che dopo qualche anno con me, chiunque si senta totalmente compreso. Nel senso, che il mio indagare e scoprire e a volte martellare per comprendere il mio prossimo, non possa che portarmi ad entrare nell'altra persona e scoprire se la suddetta persona mi piace o no. E io, generalmente, scopro se la persona mi piace quando accetto i suoi difetti e comincio a vederli come debolezze. Fino a diventare un tutt'uno e farsi carico delle debolezze dell'altro, facendo poi leva sulle forze altrui.
Così è capitato con Claudio, e questo spiega per bene perchè non c'è modo di dire più azzeccato di "la mia metà", per descriverlo. Claudio è la mia creatura. Ed io, in qualità di "persona attualmente più vicina a lui" e parimenti di "persona più matura di lui" (don't comment this) non posso non sentirmi responsabile di quello che gli accade, anche a livello di salute.
Precisamente come accade con un figlio, ve lo assicuro.
-Spiegare il mondo al proprio figlio
Fase meglio nota come "il periodo dei perchè"... Ce l'avete mai avuto un amico come Andrea, che non lascia cadere una parola a terra? Bene. E' quasi totalmente uguale alla fase dei perchè.
Qualunque cosa tu dica, devi essere pronto a dare una spiegazione. Oggi non ho fame. PERCHE'? Ieri sera mi sono fatta male alla spalla. PERCHE'? Il mondo gira. PERCHE'? L'acqua è formata da due particelle di idrogeno e una d'ossigeno. PERCHE'?
Ora, la differenza tra il bambino e Andrea è che, per quanto martellante, il bambino accetta ogni risposta come se fosse oro colato, ne fa tesoro ed è contento di ottenere risposte che, per quanto superficiali, cominciano a formare il suo bagaglio culturale. Quando si tratta di Andrea, invece, bisogna partire dal presupposto che lui ne sa più di me. E se non ne sa più di me fa finta. E poi si informa e in 1 giorno arriva a saperne REALMENTE più di me. Col risultato che alla fine ne sa sempre più di me. Non si sa come fa, ma per contraddirmi riesce a comprendere ed apprendere con la velocità di un genio.
La fase dei perchè, prima o poi passerà, e qualche parola vuota e senza peso cadrà per terra. Spero.
- La fase adolescenziale: sogni e rabbia.
BEH, stiamo parlando di qualche adolescente che si scambia sogni e che magari vive in un mondo tutto suo e ha bisogno di un'amichetta per parlare, non so, di musical, mentre mangia biscotti e guarda "30 anni in un secondo"???
Chi non conosce Filippo non immagina nemmeno che capacità presenti la sua fantasia. Tanto che, persino Letizzia fa difficoltà a stargli dietro. Proprio come una mamma, lei sa bene che è suo COMPITO quello di comprendere (nonostante sia anche una delle cose più divertenti da fare), perchè, se non lo fa lei, chi lo fa? Chi è in grado?
C'è forse qualcuno che conosce la mia creatura meglio di me? C'è forse qualcuno a cui interessa scoprire la mia creatura più di quanto interessi a me? C'è qualcuno che, nel caso in cui scoprisse qualcosa di negativo nella mia creatura, potrebbe comprendere e soprassedere più o meglio di me?
L'adolescente è delicato. La sua rabbia è passeggera, i suoi sogni sono indistruttibili.
Un figlio in fase adolescenziale può dare grandi grattacapo. Ma nel caso in cui abbia 26 anni suonati, finalmente la fase preoccupante è passata e rimane tutto il positivo. Tutta la magia di quell'età ambigua.
-La maturità
Il problema diventa proprio questa fase: accettare che il proprio figlio cresca e sia adulto. Che prenda il volo e cambi nido. E' il cuore che si strappa dal petto, sono gli occhi cavati fuori dalle orbite. E' un pugnale conficcato nel petto.
...Ma chissenefrega, ragà, c'ho 28 anni e non ho figli, i miei surrogati non mi mettono a rischio, nel caso in cui dovessi avere figli veri ci penserò... Per ora sto bene così.
Dio benedica la Durex.
Bene. Non c'è molto da spiegare. Se non fosse che stamattina mi va.
Procedendo con ordine, quali sono i passi principali della nascita di un figlio? E quali argomentazioni posso presentare per confutare la regola che pretende di stabilire che OGNI donna della mia età VUOLE un figlio?
- L'accoppiamento.
Innanzitutto, nel 2008 accoppiamento vuol dire per forza riproduzione? Non penso ci sia altro da aggiungere...
- La gravidanza
Bene... Quando hai una panza e un culo tali che da quando sei una bambina sembri una femmina incinta, dà retta a me, la gravidanza non è il maggiore dei desideri...
Ma poi dimentichiamo nausee, vomito, fame, ansia, paure... No, non lo dimentichiamo!
-Il parto
Ma se non ho il coraggio di farmi un tatuaggio, secondo voi che voglia ho di partorire? Senza contare, poi, ospedale, medici, pediatri... Nononono!!!
-La nascita e i primi giorni
Bene. Due anni fa ho già vissuto questa fase. Quando ho preso Sophie. Certo, non l'avevo partorita io, ma convincere mia madre è stata un'impresa ben più faticosa, credetemi... La dolcezza e l'amore che mi ha dato la sfriquilina sono qualcosa che difficilmente si può descrivere...
-Avere cura della propria creatura
Credete che bisogni avere un figlio per capirlo? Bene, allora contate pure che io abbia un figlio di 31 anni. Non che io mi senta all'altezza di gestire un figlio come Claudio, ma penso che dopo qualche anno con me, chiunque si senta totalmente compreso. Nel senso, che il mio indagare e scoprire e a volte martellare per comprendere il mio prossimo, non possa che portarmi ad entrare nell'altra persona e scoprire se la suddetta persona mi piace o no. E io, generalmente, scopro se la persona mi piace quando accetto i suoi difetti e comincio a vederli come debolezze. Fino a diventare un tutt'uno e farsi carico delle debolezze dell'altro, facendo poi leva sulle forze altrui.
Così è capitato con Claudio, e questo spiega per bene perchè non c'è modo di dire più azzeccato di "la mia metà", per descriverlo. Claudio è la mia creatura. Ed io, in qualità di "persona attualmente più vicina a lui" e parimenti di "persona più matura di lui" (don't comment this) non posso non sentirmi responsabile di quello che gli accade, anche a livello di salute.
Precisamente come accade con un figlio, ve lo assicuro.
-Spiegare il mondo al proprio figlio
Fase meglio nota come "il periodo dei perchè"... Ce l'avete mai avuto un amico come Andrea, che non lascia cadere una parola a terra? Bene. E' quasi totalmente uguale alla fase dei perchè.
Qualunque cosa tu dica, devi essere pronto a dare una spiegazione. Oggi non ho fame. PERCHE'? Ieri sera mi sono fatta male alla spalla. PERCHE'? Il mondo gira. PERCHE'? L'acqua è formata da due particelle di idrogeno e una d'ossigeno. PERCHE'?
Ora, la differenza tra il bambino e Andrea è che, per quanto martellante, il bambino accetta ogni risposta come se fosse oro colato, ne fa tesoro ed è contento di ottenere risposte che, per quanto superficiali, cominciano a formare il suo bagaglio culturale. Quando si tratta di Andrea, invece, bisogna partire dal presupposto che lui ne sa più di me. E se non ne sa più di me fa finta. E poi si informa e in 1 giorno arriva a saperne REALMENTE più di me. Col risultato che alla fine ne sa sempre più di me. Non si sa come fa, ma per contraddirmi riesce a comprendere ed apprendere con la velocità di un genio.
La fase dei perchè, prima o poi passerà, e qualche parola vuota e senza peso cadrà per terra. Spero.
- La fase adolescenziale: sogni e rabbia.
BEH, stiamo parlando di qualche adolescente che si scambia sogni e che magari vive in un mondo tutto suo e ha bisogno di un'amichetta per parlare, non so, di musical, mentre mangia biscotti e guarda "30 anni in un secondo"???
Chi non conosce Filippo non immagina nemmeno che capacità presenti la sua fantasia. Tanto che, persino Letizzia fa difficoltà a stargli dietro. Proprio come una mamma, lei sa bene che è suo COMPITO quello di comprendere (nonostante sia anche una delle cose più divertenti da fare), perchè, se non lo fa lei, chi lo fa? Chi è in grado?
C'è forse qualcuno che conosce la mia creatura meglio di me? C'è forse qualcuno a cui interessa scoprire la mia creatura più di quanto interessi a me? C'è qualcuno che, nel caso in cui scoprisse qualcosa di negativo nella mia creatura, potrebbe comprendere e soprassedere più o meglio di me?
L'adolescente è delicato. La sua rabbia è passeggera, i suoi sogni sono indistruttibili.
Un figlio in fase adolescenziale può dare grandi grattacapo. Ma nel caso in cui abbia 26 anni suonati, finalmente la fase preoccupante è passata e rimane tutto il positivo. Tutta la magia di quell'età ambigua.
-La maturità
Il problema diventa proprio questa fase: accettare che il proprio figlio cresca e sia adulto. Che prenda il volo e cambi nido. E' il cuore che si strappa dal petto, sono gli occhi cavati fuori dalle orbite. E' un pugnale conficcato nel petto.
...Ma chissenefrega, ragà, c'ho 28 anni e non ho figli, i miei surrogati non mi mettono a rischio, nel caso in cui dovessi avere figli veri ci penserò... Per ora sto bene così.
Dio benedica la Durex.
sabato 19 gennaio 2008
Pacco regalo
Come direbbe Filippo, ho imparato "il pacco regalo" questa settimana, come figura retorica, visto che l'utilizzo tutti i giorni.
Fatto sta che mi sento come se avessi ricevuto un enorme pacco regalo.
Dentro c'è un vestito. Bellissimo. Rosa. Di seta e tulle e sbalzi e ricami e paillettes e piccoli diamanti. Il vestito da diva. Un vestito che a guardarlo ti fa sognare... Sognare di indossarlo... Un vestito bellissimo, indubbiamente il più bello. Il più bello del mondo.
Solo che...
Solo che non fa per me. Non mi sta bene. Non è la mia taglia. Non mi si addice. Non è il mio stile.
Non mi serve. Non posso permettermelo. Non so abbinarlo. Non ho le scarpe.
Non è roba per me.
Non POSSO indossarlo.
Ma non ho la forza di rimandarlo al destinatario, perchè, in effetti, mi piace molto.
E' il mio sogno e vorrei tenerlo stretto a me per sempre. Ma non fa per me.
Come andrà a finire?
Il mio vestito rosa mi aspetta nella cameretta di Filippo... Gli farò visita... E lo guarderò...
Fatto sta che mi sento come se avessi ricevuto un enorme pacco regalo.
Dentro c'è un vestito. Bellissimo. Rosa. Di seta e tulle e sbalzi e ricami e paillettes e piccoli diamanti. Il vestito da diva. Un vestito che a guardarlo ti fa sognare... Sognare di indossarlo... Un vestito bellissimo, indubbiamente il più bello. Il più bello del mondo.
Solo che...
Solo che non fa per me. Non mi sta bene. Non è la mia taglia. Non mi si addice. Non è il mio stile.
Non mi serve. Non posso permettermelo. Non so abbinarlo. Non ho le scarpe.
Non è roba per me.
Non POSSO indossarlo.
Ma non ho la forza di rimandarlo al destinatario, perchè, in effetti, mi piace molto.
E' il mio sogno e vorrei tenerlo stretto a me per sempre. Ma non fa per me.
Come andrà a finire?
Il mio vestito rosa mi aspetta nella cameretta di Filippo... Gli farò visita... E lo guarderò...
giovedì 17 gennaio 2008
STORIE ASSURDE
Certe volte le cose che capitano nella vita sono fuori da ogni immaginazione, umana o animale che sia.
Uno studente di Filippo (un dirigente BNL) gli racconta che prima delle vacanze di Natale riceve una chiamata da un suo collega che gli dice: "Ricordi il portiere della nostra sede? Beh, è morto di infarto". Fin qui triste, ma niente di strano.
L'ingestibile arriva adesso: il portiere era solo dietro la sua scrivania e, poverino, chiude gli occhi e passa a miglior vita. Nessuno se ne accorge, perché nessuno esce o entra. Scende una collega dello studente di Filippo la quale nota il portiere leggermente curvo e con gli occhi chiusi, pensa che abbia un malore e si avvicina per svegliarlo scuotendolo delicatamente. Il corpo ormai senza vita crolla dalla sedia e finisce a terra. La poverina si rende conto che è ormai morto e presa dal panico decide di svenire. In tutto questo nessuno entra e nessuno esce... Passano i minuti e una terza persona passa per l'atrio e si trova due corpi, apparentemente esanimi (uno in realtà lo è), stesi a terra. Panico. Delirio. Caos. Chiama la polizia, l'ambulanza e tutta la BNL riunita per soccorrere i due. Il resto della storia è facilmente intuibile.
Il punto è: avrei tanto voluto essere la quarta persona per vedere la faccia di quello che si è trovato due corpi "morti" vicini nell'atrio di una delle sedi amministrative della BNL...IN-GE-STI-BI-LE
Uno studente di Filippo (un dirigente BNL) gli racconta che prima delle vacanze di Natale riceve una chiamata da un suo collega che gli dice: "Ricordi il portiere della nostra sede? Beh, è morto di infarto". Fin qui triste, ma niente di strano.
L'ingestibile arriva adesso: il portiere era solo dietro la sua scrivania e, poverino, chiude gli occhi e passa a miglior vita. Nessuno se ne accorge, perché nessuno esce o entra. Scende una collega dello studente di Filippo la quale nota il portiere leggermente curvo e con gli occhi chiusi, pensa che abbia un malore e si avvicina per svegliarlo scuotendolo delicatamente. Il corpo ormai senza vita crolla dalla sedia e finisce a terra. La poverina si rende conto che è ormai morto e presa dal panico decide di svenire. In tutto questo nessuno entra e nessuno esce... Passano i minuti e una terza persona passa per l'atrio e si trova due corpi, apparentemente esanimi (uno in realtà lo è), stesi a terra. Panico. Delirio. Caos. Chiama la polizia, l'ambulanza e tutta la BNL riunita per soccorrere i due. Il resto della storia è facilmente intuibile.
Il punto è: avrei tanto voluto essere la quarta persona per vedere la faccia di quello che si è trovato due corpi "morti" vicini nell'atrio di una delle sedi amministrative della BNL...IN-GE-STI-BI-LE
mercoledì 16 gennaio 2008
RODIMENTO DI CULO
Oggi mi rode, mi rode a pressione. Se le escrescenze sferiche che mi penzolano tra le gambe fossero libere di girare in santa pace spiccherei il volo e arriverei a....che ne so...Belgrado!
Mi rode che c'è gente che non fa mai quello che deve fare, non c'è un cavolo di nessuno che rispetta gli orari di lavoro, c'è gente che non ha voglia di fare quello per cui viene pagata e se gli dici di fare qualcosa inerente alle sue mansioni ti manda pure a cagare, c'è gente che arriva e non saluta, c'è anche chi se ne va e non saluta, c'è chi si fa rodere il culo perché secondo lui l'aula dove si fa lezione non ha le pareti con gli affreschi di Michelangelo. Ci sono fottute commesse nei cosiddetti "negozi chic" che prima di servirti e farti provare qualcosa le devi guardare e tossire almeno 35 volte col rischio che ti parte il polmone. C'è gente che rompe le balle chiamandoti 22 volte col numero anonimo e quando, alla 23esima volta rispondi tutto in ansia, vieni a scoprire che è Sky che ti vuole offire il pacchetto CALCIO. Macchissenefrega Cazzo! Chi se lo guarda il calcio, chi se lo caga, non so nemmeno 3 nomi di fila dei giocatori del...che ne so...del Milan. Mi rode soprattutto perché c'è un coglione, io, che a questi esseri glielo dico che fanno cagare, glielo dico che sono dei cafoni patentati, sempre col sorriso in faccia, è normale, ma mi sta venendo una paresi e soprattutto mi sono rotto di essere sempre quello che deve far notare le cose agli altri, perché ogni volta devo passare per il rompiscatole, fiscale, nazista non rilassato, quando invece sono gli altri i cerebrolesi. Però mi rode, ammazza se mi rode.
Mi rode che c'è gente che non fa mai quello che deve fare, non c'è un cavolo di nessuno che rispetta gli orari di lavoro, c'è gente che non ha voglia di fare quello per cui viene pagata e se gli dici di fare qualcosa inerente alle sue mansioni ti manda pure a cagare, c'è gente che arriva e non saluta, c'è anche chi se ne va e non saluta, c'è chi si fa rodere il culo perché secondo lui l'aula dove si fa lezione non ha le pareti con gli affreschi di Michelangelo. Ci sono fottute commesse nei cosiddetti "negozi chic" che prima di servirti e farti provare qualcosa le devi guardare e tossire almeno 35 volte col rischio che ti parte il polmone. C'è gente che rompe le balle chiamandoti 22 volte col numero anonimo e quando, alla 23esima volta rispondi tutto in ansia, vieni a scoprire che è Sky che ti vuole offire il pacchetto CALCIO. Macchissenefrega Cazzo! Chi se lo guarda il calcio, chi se lo caga, non so nemmeno 3 nomi di fila dei giocatori del...che ne so...del Milan. Mi rode soprattutto perché c'è un coglione, io, che a questi esseri glielo dico che fanno cagare, glielo dico che sono dei cafoni patentati, sempre col sorriso in faccia, è normale, ma mi sta venendo una paresi e soprattutto mi sono rotto di essere sempre quello che deve far notare le cose agli altri, perché ogni volta devo passare per il rompiscatole, fiscale, nazista non rilassato, quando invece sono gli altri i cerebrolesi. Però mi rode, ammazza se mi rode.
lunedì 14 gennaio 2008
PROPOSITI INGESTIBILI PER UN 2008 INGESTIBILE
L'inizio di un anno nuovo puntualmente porta a formulare propositi da (più o meno) rispettare durante l'anno.
Filippo ci ha pensato e ripensato ed è arrivato alle seguenti conclusioni:
- INGRASSARE: certo, in questi mesi andando regolarmente in palestra e controllando l'alimentazione ha perso dei Kg...di conseguenza ha perso taglie...MALE. Che se ne deve fare di tutti i bei pantaloni, giacche, giacconi varie se sono di taglia maggiore? Visto che qui non siamo Rockefeller e che i suddetti abitio gli sono costati fior fiore di quattrini meglio ingrassare.
- BASTA PALESTRA: che poi è una immediata conseguenza del punto 1. Che senso ha pagare una struttura di Fitness (First) con le conseguenze appena esplicate?
- MODA E DERIVATI: affrontiamo la realtà. Filippo adora il kitsch. Indi per cui la quale cicale cicale DEVE necessariamente abbigliarsi di conseguenza, perciò Dolce&Gabbana a go go e vaff.....o a chi dice che quei due fanno cose di merda e discutibili. Ve lo mettete in testa che una persona kitsch NON si cambia???!!! Ovvio che NON si può scadere nel trash, quindi Cavalli è automaticamente escluso dalla shopping list. Passo e chiudo.
- MUSICA E CO.: Allora, il precedente post di Letizzzia ha creato varie "baruffe" e anche se condivido pienamente la sua idea ho deciso di dare una ulteriore chance alla cosiddetta MUSICA VERA e a braccetto al CINEMA VERO. Aspetto suggerimenti e supporti multimediali per attuare il proposito. Pongo delle condizioni: MUSICA: i brani devono essere CANTATI e avere una MELODIA. Le parole devono essere scandite e non ruttate. Ogni brano non deve superare i 5, massimo 6 minuti. CINEMA: il film deve essere in lingua italiana o inglese, la nazionalità non conta. Deve durare massimo 2.5 ore e i dialoghi DEVONO occupare almeno i 3/4 del film.
-SOCIAL BEHAVIOUR: Filippo si vorrebbe tanto ripromettere di non dare gomitate e calci in metropolitana ai turistelli cafoncelli che alle 7 di mattina spingono e si infilano in un vagone stracolmo per andare a vedere il Colosseo, rompendo gli zebedei ai poveri lavoratori che si trascinano a lavoro...vorrebbe, davvero tanto...ci proverà, ma sappiate che è molto probabile un fallimento di intenti.
Per il resto può rimanere tutto così...forse...adesso vediamo.
Filippo ci ha pensato e ripensato ed è arrivato alle seguenti conclusioni:
- INGRASSARE: certo, in questi mesi andando regolarmente in palestra e controllando l'alimentazione ha perso dei Kg...di conseguenza ha perso taglie...MALE. Che se ne deve fare di tutti i bei pantaloni, giacche, giacconi varie se sono di taglia maggiore? Visto che qui non siamo Rockefeller e che i suddetti abitio gli sono costati fior fiore di quattrini meglio ingrassare.
- BASTA PALESTRA: che poi è una immediata conseguenza del punto 1. Che senso ha pagare una struttura di Fitness (First) con le conseguenze appena esplicate?
- MODA E DERIVATI: affrontiamo la realtà. Filippo adora il kitsch. Indi per cui la quale cicale cicale DEVE necessariamente abbigliarsi di conseguenza, perciò Dolce&Gabbana a go go e vaff.....o a chi dice che quei due fanno cose di merda e discutibili. Ve lo mettete in testa che una persona kitsch NON si cambia???!!! Ovvio che NON si può scadere nel trash, quindi Cavalli è automaticamente escluso dalla shopping list. Passo e chiudo.
- MUSICA E CO.: Allora, il precedente post di Letizzzia ha creato varie "baruffe" e anche se condivido pienamente la sua idea ho deciso di dare una ulteriore chance alla cosiddetta MUSICA VERA e a braccetto al CINEMA VERO. Aspetto suggerimenti e supporti multimediali per attuare il proposito. Pongo delle condizioni: MUSICA: i brani devono essere CANTATI e avere una MELODIA. Le parole devono essere scandite e non ruttate. Ogni brano non deve superare i 5, massimo 6 minuti. CINEMA: il film deve essere in lingua italiana o inglese, la nazionalità non conta. Deve durare massimo 2.5 ore e i dialoghi DEVONO occupare almeno i 3/4 del film.
-SOCIAL BEHAVIOUR: Filippo si vorrebbe tanto ripromettere di non dare gomitate e calci in metropolitana ai turistelli cafoncelli che alle 7 di mattina spingono e si infilano in un vagone stracolmo per andare a vedere il Colosseo, rompendo gli zebedei ai poveri lavoratori che si trascinano a lavoro...vorrebbe, davvero tanto...ci proverà, ma sappiate che è molto probabile un fallimento di intenti.
Per il resto può rimanere tutto così...forse...adesso vediamo.
mercoledì 9 gennaio 2008
Un ingestibile, il Rock, La Troietta e la presunta omofobia...
Questo post sarà lungo e sinceramente irriverente. Perchè non me ne frega un cazzo, oggi.
Sono due anni che cerco di capire perchè detesto tutto ciò che possa essere definito Rock e tutti coloro che utilizzano questo termine come aggettivo per indicare qualcosa di "cool".
E il primo gennaio, sull'autostrada che portava da Roma a Pescara, verso le 7 del pomeriggio, quando ormai era buio e Filippo, Andrea ed io giocavamo al gioco delle parole a catena, mentre Claudio ascoltava delle robe vecchie, tipo Ac/Dc e canticchiava in falsetto.
Il trauma deve risalire all'epoca della mia pre-adolescenza, sapete quando uno sceglie il suo stile, a quale minoranza appartenere e quali gadget acquistare per essere un vero giovane alla moda?
Bene. Io ero diversa dalle altre ragazzine e, non avendo ancora compreso che sarei stata LetiziaEbBasta, senza bisogno di essere zecca, metallara, discotecara, fighetta, flaigherl o qualsiasi altra stronzata, cercavo la mia strada come le altre.
E tutti sapete bene che la musica ha un ruolo più che rilevante all'interno di questa "scelta di stile", no? Tanto quanto le amicizie (o presunte tali) che frequenti.
Quindi, lungo la mia strada ho incontrato il ROCK.
I MOSTRI SACRI.
Solo che c'è sempre stata una cosa che non riusciva a convincermi...
Se io avessi suonato la chitarra, probabilmente mi sarei innamorata del suono di una chitarra...
Stessa cosa dicasi per la batteria...
MA io, all'epoca (a dire il vero fino a pochi giorni fa) credevo di poter, un giorno, diventare una cantante. Credevo di avere la voce, l'attitudine e tutte le doti del caso... Povera illusa...
Comunque, sono sempre stata attratta (evviva la banalità) dai cantanti e la mia cantantità è il primo elemento di cui bisogna tener conto.
Il secondo è che, a differenza delle altre ragazzine, io ero particolarmente interessata al sesso opposto... una giovane e promettente troietta, per intenderci.
Parlando chiaramente, quando sei donna e hai 12, 13, 14 anni e vedi un musicista, il tuo primo pensiero è "se fosse il mio fidanzato?". E' normale, eh, mica sono io!!! Provate a contraddirmi se avete il coraggio!!!
QUINDI, quello che mi chiedevo è: MA DOVE SONO GLI UOMINI???
MA CHE SONO QUESTE CAZZO DI VOCINE STRIDULE??? PERCHè CANTANO IN FALSETTO?
IN FALSETTOOOOOOOO!!!! CON GLI ACUUUUUUUTIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!
MA DOVE SONO GLI UOMINI???? QUESTI SEMBRANO TANTI FOTTUTI EVIRATIIIIIIIIIIIIII!!!
RIDATECI GLI UOMINIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
ABBIAMO BISOGNO DI UOMINIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
CHEEEEEECCHEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Bene, chiunque mi conosca sa bene che mi si può attribuire qualunque dote negativa, tranne l'omofobia. E GIURO che sono sempre stata così. Ma, come direbbe Sconsolata, "io non ho nulla contro gli omosessuali. Io non ho pregiudizi, ma esigenze". Così era nella mia adolescenza.
Per cui, confusa e indecisa, cercai un po' di conforto nelle FOTO dei suddetti eroi del Rock.
MEJOMESENTO!!! Ce l'avete presente le foto di Axl Rose con i pantacollant bianchi e i lunghi capelli biondi? Bene, per me era sconvolgente.
Dov'erano gli uomini? DOOOOOOOOOVEEEEEEE?????????????
Una ragazzina di 13 anni aveva bisogno di quello, può essere che nessuno lo capisse? Un uomo, con l'apparenza di un uomo, ma , SOPRATTUTTO, un cantante con la VOCE di un uomo.
Proprio in quel periodo, sentii la voce di uomo più bella che io abbia mai sentito in vita mia, che appartiene ad una figura controversa e a volte ridicola, che si fa chiamare Ice-T, ma che io chiamo più semplicemente "Papi Tracy". Questo mi portò ad allontanarmi definitivamente dai ridicoli rockettari con le palle strizzate, i pantacollant mostrapacco e i capelli unti. Optai, senza neanche volerlo, per il gangsta. Laddove non avrei, poi, trovato l'uomo della mia vita, ma questa è un'altra storia.
In definitiva, la "CULTURA" dei rockettari, chiunque, qualunque di essi, mi produsse un sentimento di repulsione immediato.
Non ho neanche mai posseduto un CD degli Aerosmith. Non ho mai indossato una bandana.
Non avevo le catene appese alla cinta. Non avevo i bracciali con i pungiglioni. Non avevo le spillette dei Nirvana e la maglietta dei doors. Non indossavo Converse. Avevo il piumino, in inverno, quando fa freddo, e non la maglia di lana. Avevo la borsa della Mandarina Duck, non quella simil-militare di corda. Non ho mai indossato lo smalto nero (che cattivo gusto, mammamia...) e i miei capelli sono sempre stati piuttosto pettinati. Non portavo calze nere o a rete, ma avevo i calzettini colorati.
Non parlavo di morte e sedute spiritiche, ma di Babbo Natale e caramelle.
Trovai persone come me quando avevo 13 anni e mi aiutarono a trovare la mia "Leti Daimenscion". Questo, poi, mi portò a toccare, x la prima volta, il fondo. Ma la strada che mi portò lì, almeno, mi fece crescere e mi rese quella che sono ora.
Una che ODIA i FOTTUTI ROCKETTARI SCOGLIONATI, ecco la verità.
Se qualcuno non è d'accordo, succhiasse.
Nei primi anni '90 valeva la pena di ascoltare solo Madonna e Cher.
Poi arrivarono i Take That.
Il resto, tutta merda.
PS: Ascoltate la voce di Josh Groban e paragonatela con quel senzapalle di Robert Plant... e andatevenaffanculo, và...
Sono due anni che cerco di capire perchè detesto tutto ciò che possa essere definito Rock e tutti coloro che utilizzano questo termine come aggettivo per indicare qualcosa di "cool".
E il primo gennaio, sull'autostrada che portava da Roma a Pescara, verso le 7 del pomeriggio, quando ormai era buio e Filippo, Andrea ed io giocavamo al gioco delle parole a catena, mentre Claudio ascoltava delle robe vecchie, tipo Ac/Dc e canticchiava in falsetto.
Il trauma deve risalire all'epoca della mia pre-adolescenza, sapete quando uno sceglie il suo stile, a quale minoranza appartenere e quali gadget acquistare per essere un vero giovane alla moda?
Bene. Io ero diversa dalle altre ragazzine e, non avendo ancora compreso che sarei stata LetiziaEbBasta, senza bisogno di essere zecca, metallara, discotecara, fighetta, flaigherl o qualsiasi altra stronzata, cercavo la mia strada come le altre.
E tutti sapete bene che la musica ha un ruolo più che rilevante all'interno di questa "scelta di stile", no? Tanto quanto le amicizie (o presunte tali) che frequenti.
Quindi, lungo la mia strada ho incontrato il ROCK.
I MOSTRI SACRI.
Solo che c'è sempre stata una cosa che non riusciva a convincermi...
Se io avessi suonato la chitarra, probabilmente mi sarei innamorata del suono di una chitarra...
Stessa cosa dicasi per la batteria...
MA io, all'epoca (a dire il vero fino a pochi giorni fa) credevo di poter, un giorno, diventare una cantante. Credevo di avere la voce, l'attitudine e tutte le doti del caso... Povera illusa...
Comunque, sono sempre stata attratta (evviva la banalità) dai cantanti e la mia cantantità è il primo elemento di cui bisogna tener conto.
Il secondo è che, a differenza delle altre ragazzine, io ero particolarmente interessata al sesso opposto... una giovane e promettente troietta, per intenderci.
Parlando chiaramente, quando sei donna e hai 12, 13, 14 anni e vedi un musicista, il tuo primo pensiero è "se fosse il mio fidanzato?". E' normale, eh, mica sono io!!! Provate a contraddirmi se avete il coraggio!!!
QUINDI, quello che mi chiedevo è: MA DOVE SONO GLI UOMINI???
MA CHE SONO QUESTE CAZZO DI VOCINE STRIDULE??? PERCHè CANTANO IN FALSETTO?
IN FALSETTOOOOOOOO!!!! CON GLI ACUUUUUUUTIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!
MA DOVE SONO GLI UOMINI???? QUESTI SEMBRANO TANTI FOTTUTI EVIRATIIIIIIIIIIIIII!!!
RIDATECI GLI UOMINIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
ABBIAMO BISOGNO DI UOMINIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
CHEEEEEECCHEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Bene, chiunque mi conosca sa bene che mi si può attribuire qualunque dote negativa, tranne l'omofobia. E GIURO che sono sempre stata così. Ma, come direbbe Sconsolata, "io non ho nulla contro gli omosessuali. Io non ho pregiudizi, ma esigenze". Così era nella mia adolescenza.
Per cui, confusa e indecisa, cercai un po' di conforto nelle FOTO dei suddetti eroi del Rock.
MEJOMESENTO!!! Ce l'avete presente le foto di Axl Rose con i pantacollant bianchi e i lunghi capelli biondi? Bene, per me era sconvolgente.
Dov'erano gli uomini? DOOOOOOOOOVEEEEEEE?????????????
Una ragazzina di 13 anni aveva bisogno di quello, può essere che nessuno lo capisse? Un uomo, con l'apparenza di un uomo, ma , SOPRATTUTTO, un cantante con la VOCE di un uomo.
Proprio in quel periodo, sentii la voce di uomo più bella che io abbia mai sentito in vita mia, che appartiene ad una figura controversa e a volte ridicola, che si fa chiamare Ice-T, ma che io chiamo più semplicemente "Papi Tracy". Questo mi portò ad allontanarmi definitivamente dai ridicoli rockettari con le palle strizzate, i pantacollant mostrapacco e i capelli unti. Optai, senza neanche volerlo, per il gangsta. Laddove non avrei, poi, trovato l'uomo della mia vita, ma questa è un'altra storia.
In definitiva, la "CULTURA" dei rockettari, chiunque, qualunque di essi, mi produsse un sentimento di repulsione immediato.
Non ho neanche mai posseduto un CD degli Aerosmith. Non ho mai indossato una bandana.
Non avevo le catene appese alla cinta. Non avevo i bracciali con i pungiglioni. Non avevo le spillette dei Nirvana e la maglietta dei doors. Non indossavo Converse. Avevo il piumino, in inverno, quando fa freddo, e non la maglia di lana. Avevo la borsa della Mandarina Duck, non quella simil-militare di corda. Non ho mai indossato lo smalto nero (che cattivo gusto, mammamia...) e i miei capelli sono sempre stati piuttosto pettinati. Non portavo calze nere o a rete, ma avevo i calzettini colorati.
Non parlavo di morte e sedute spiritiche, ma di Babbo Natale e caramelle.
Trovai persone come me quando avevo 13 anni e mi aiutarono a trovare la mia "Leti Daimenscion". Questo, poi, mi portò a toccare, x la prima volta, il fondo. Ma la strada che mi portò lì, almeno, mi fece crescere e mi rese quella che sono ora.
Una che ODIA i FOTTUTI ROCKETTARI SCOGLIONATI, ecco la verità.
Se qualcuno non è d'accordo, succhiasse.
Nei primi anni '90 valeva la pena di ascoltare solo Madonna e Cher.
Poi arrivarono i Take That.
Il resto, tutta merda.
PS: Ascoltate la voce di Josh Groban e paragonatela con quel senzapalle di Robert Plant... e andatevenaffanculo, và...
sabato 5 gennaio 2008
Ho perso davvero???
Ma se la vita fosse un gioco, davvero avrei perso così come mi sembra?
Cioè... A che punto mi trovo? Mi trovo davvero a "Game Over! Do you wanna start a new game?"
No, perchè la mia percezione deviata della realtà esterna al Magico Mondo di Letì non è affidabile... Pernientissimo...
Se non fosse così come mi sembra, in questo momento dovrei ricevere un sms, una telefonata, un'e-mail, un bacio... (pensando a 4 persone differenti, ovviamente...)
Lo so che questo delirio assomiglia alla storia che se Kurt Cobain fosse stato in Paradiso, Claudio avrebbe dovuto vincere quel famoso gratta e vinci... Ma la percezione è quella...
Occhio che non vede, cuore che non duole. Finchè non avrò la certezza matematica di aver perso sarò salva... Oppure sarebbe meglio la consapevolezza che mi farebbe decidere di premere quel maledetto pulsante, New Game, così ricomincio da capo e, non commettendo gli stessi errori, potrei prendermi la mia rivincita su questo stupido gioco che non mi piace per niente?
...La soluzione è sempre quella... Ora che andrò a casa indosserò un vestito elegante, cercherò un palco colorato, ci monterò sopra e canterò una canzone struggente...
Filì, capisci bene che il post del sabato mattina non può che essere così, no? Luv Ya
Cioè... A che punto mi trovo? Mi trovo davvero a "Game Over! Do you wanna start a new game?"
No, perchè la mia percezione deviata della realtà esterna al Magico Mondo di Letì non è affidabile... Pernientissimo...
Se non fosse così come mi sembra, in questo momento dovrei ricevere un sms, una telefonata, un'e-mail, un bacio... (pensando a 4 persone differenti, ovviamente...)
Lo so che questo delirio assomiglia alla storia che se Kurt Cobain fosse stato in Paradiso, Claudio avrebbe dovuto vincere quel famoso gratta e vinci... Ma la percezione è quella...
Occhio che non vede, cuore che non duole. Finchè non avrò la certezza matematica di aver perso sarò salva... Oppure sarebbe meglio la consapevolezza che mi farebbe decidere di premere quel maledetto pulsante, New Game, così ricomincio da capo e, non commettendo gli stessi errori, potrei prendermi la mia rivincita su questo stupido gioco che non mi piace per niente?
...La soluzione è sempre quella... Ora che andrò a casa indosserò un vestito elegante, cercherò un palco colorato, ci monterò sopra e canterò una canzone struggente...
Filì, capisci bene che il post del sabato mattina non può che essere così, no? Luv Ya
Iscriviti a:
Post (Atom)