Da soli si possono anche sopportare... ma Letizzia e Filippo, insieme, diventano InGeStiBiLi!!!

...sE tUtTi FoSseRo nOi, iL mOnDo SaRebBe MiGLiOrE...

sabato 29 dicembre 2007

Anche le buche hanno un cuore...

Se qualcuno di voi è solito guidare per le strade di Pescara Colli, spero lo faccia con un'automobile che possegga un'autoradio migliore della mia.
A parte che la radio non si sente bene, ogni CD salta per le buche. inesorabilmente, ogni volta. Where is that o .................... ld friend g................... one, los.................. t in a feee.............. br.........ry s............ on........ g...
E quando sei costretto ad andare sul cucuzzolo di Colle Scorrano almeno tre volte a settimana, quel tratto si comincia a spegnere direttamente il lettore CD... Per non soffrire...
TRANNE OGGI, quando la macchina era totalmente piena. Non di persone, visto che c'eravamo solo io e Filippo (e Sophie nel portabagagli), ma piena di INGESTIBILITA'.
Cosa succede quando loro due si rivestono di divi(ni)tà e metton su il CD con la Ost di Moulin Rouge?
Succede che persino quel tratto di via Colle di Mezzo che va dall'incrocio con Via Colle Marino / Strada Pandolfi alla piazzetta dove la strada appiana (che in collese si dice "da lu coc a Colle Pret'"), persino in quel tratto bastardo ed inclemente, la strada si piega...
E quando la divina parte con il suo assolo, le buche si riempiono di sentimento... si commuovono e quell'acqua si solidifica... insomma, neanche quel tratto di strada ha il coraggio di mettere bocca laddove la divina è presente...
You cAn't do thAt...

mercoledì 26 dicembre 2007

VECCHI INCONTRI

Sul finire dell'anno è inevitabile tirare le somme di quanto si è fatto negli ultimi 12 mesi, di chi si è incontrato, di chi si è perso, di chi si è riscoperto. Filippo lo ha fatto precisamente adesso all'una di notte dell'ormai 26 dicembre 2007.
L'ingestibile è stato contattato dai suoi vecchi amici delle superiori che non vedeva da circa...beh 4 anni almeno...
All'inizio si era preparato alla serata con lo spirito di chi a forza va da qualche parte dove NON vuole stare, che sentirà vantarsi chi qua chi là per le meravigliose carriere intraprese, per i posti nel mondo visitati eccetera eccetera. Niente di tutto questo. Filippo ha ritrovato delle persone piacevolmente diverse, solari, simpatiche, persone che non conosceva (o non aveva saputo conoscere). Più di una volta si è chiesto se avesse fatto davvero 5 anni di scuola con loro... Eppure erano lì, erano così. Peccato che passerà un po' prima di poterle rivedere, di farsi quelle due chiacchiere che mai sono cadute su ricordi patetici dei tempi che furono.

MERRY CHRISTMAS EVERYONE e che questo periodo sia per tutti un momento per ritrovare vecchi piaceri.

Che sdolcinato...vado a letto, meglio.

venerdì 21 dicembre 2007

Appello - Buona Azione Natalizia

SE non avete idea di quale sarà la vostra BUONA AZIONE NATALIZIA, pensate a me.
Se la sera non riuscite ad addormentarvi perchè non vi viene in mente alcuna buona azione per quest'anno. Se sentite il bisogno ma non trovate i bisognosi. Se qualcuno di vostra conoscenza vi chiede un suggerimento, ma voi non sapete dove sbattere la testa di vostro.
RICORDATE che non c'è Natale senza una buona azione natalizia.
E non c'è BUONA AZIONE senza un bisognoso.

Sono qui, per chiunque.

Letì

giovedì 20 dicembre 2007

Mike Bongiorno è Justin Timberlake

Due ingestibili, se separati, prendono a volte strade differenti.
In questi giorni prenatalizi ognuno di essi è impegnato a scoprire un diverso lato della vita sul nostro pianeta.
Filippo è impegnato a leggere la biografia di Mike Bongiorno e a scoprire quanto siano interessanti i suoi racconti ("è come se sentissi un vecchino raccontare della sua vita..."). E' nato nel 1924... cioè, CI RENDIAMO CONTO??? Il '24... Appena dopo l'era glaciale...
Letizia, nel frattempo, ha scoperto che Justin Timberlake deve per forza essere di Pescara.
Da Via D'Avalos 185 a Via Nazario Sauro 15 (da casa all'Orange, 1.5 km in totale tenendo conto dei sensi unici che rendono il percorso lungo almeno il doppio), alle ore 20.15, con la pioggia e pochissimo passaggio pedonale, Letizia ha incontrato almeno 6 sosia di Justin Timberlake. SEI.
Jeans scolorito largo e con il cavallo alle ginocchia, scarpe tipo converse/globe/custom/vans, giacchetto di simil pelle (mai aggressivo), capello incolto ma non selvaggio (alla "mò, mò me li vado a tagliare, aspettavo solo la luna calante della prossima settimana"), sbarbati, testa abbassata, sguardo pensante.
Tutti. Tutti e sei. Tutti uguali. Tutti Justin... O è colpa dei pescaresi o di Justin...
Il '24!!! Ma ci rendiamo conto??? MILLENOVECENTOVENTIQUATTRO!!!
Poi, nel '29 è scappato dagli Stati Uniti, dopo 15 anni la mamma ha lasciato il padre e se ne sono rimasti in Italia. Poi arrivano i tedeschi e lui (cittadino americano) scappa in Svizzera... E' arrivato fino a qua... Poi sarà preso dalla gestapo, portato in un campo di concentramento, rischierà la fucilazione, si salverà e all'età di 80eppassanni scriverà un libro, con una sessione speciale sulle sue gaffes.
Il mondo è bello perchè è vario.
Mike Bongiorno è bello perchè è Justin Timberlake.

lunedì 17 dicembre 2007

COMPLEANNO INGESTIBILE

Il 18 dicembre di 26 anni fa nasceva un ingestibile. Filippo.
Anche dalla data si poteva perfettamente intuire l'ingestibilità del personaggio. Perché, beh, fatevi due calcoli: il 18/12 è esattamente 1 settimana prima di Natale che è 12 giorni prima della Befana. Ciò significa che Filippo ha sempre ricevuto UN SOLO regalo per tutto. Il che potrebbe anche non essere un male, visto che si sarebbe portati a pensare che tre cose in una fanno un grande regalo. NO, il presente è sempre stato inversamente proporzionale alle ricorrenze. Esempio: compleanno+natale+befana= un paio di calzini colorati l'anno dopo una T-shirt anonima l'anno seguente un libro e via discorrendo.

Ora capite perché Filippo sente l'impulso irrefrenabile di colmare la sua carenza regalifera con ogni sorta di gadget? Ora si spiega perché in vista delle sue ricorrenze si precipita in via condotti a saccheggiare i negozi del centro?
Il problema è che Filippo si sarebbe anche un attimo scocciato di pagarseli da solo, anche perché così non sono più regali...

Questo è pertanto un appello: fate un regalo separato dall'altro a Filippo?
Grazie.

domenica 9 dicembre 2007

Rosso.

Oggi, quando sono arrivata a casa dei miei genitori, ho guardato mia madre e le ho detto che avevo preso la decisione che tutti stavamo aspettando.
L'ho guardata e le ho detto, semplicemente, "Rosso".
"Solo?", mi ha chiesto lei.
"Già", ho risposto io.
"Ma un po' di dorato ci sta bene..."
"No, Mà, rosso. Rosso e basta."
Chi mi conosce bene, sa cosa significhi per me fare l'albero di Natale...
Ma c'è un "ma"... Quest'anno non me la sentivo...
Non mi dilungo in spiegazioni sul mio attuale stato emotivo.
Eppure l'ho fatto.
Rosso.
Bellissimo, come tutti i miei alberi di Natale... D'altronde sono una professionista, lo sapete bene...
E quest'anno ho molto da festeggiare, ragazzi, ed oggi rimarrà nella (mia) storia come il giorno in cui ho addobbato il primo albero nella mia prima casa... E l'ho fatto con il cuore in mano... Con l'aiuto di un "amichetto" un po' magico, il CD di Cheryl Porter e il profumo di Cranberry e mandarino nell'aria...
L'ho fatto per il mio fidanzato e per la nostra prima casa. L'ho fatto in nome di quello che sono e che sono sempre stata. L'ho fatto col cuore in mano...
Ma perchè rosso?
Perchè è il mio colore, forse... Come portafortuna... Contro l'invidia, come dice mia nonna, o contro le energie negative, come dicono gli yogi, che poi è la stessa cosa che dice mia nonna... Come la passione che sto perdendo, il sangue che non scorre più nelle mie vene o il fuoco che non voglio si spenga dentro di me...
O semplicemente per invocare lo spirito natalizio che per tanti anni ha albergato dentro di me e che ora vaga in giro per l'etere e fa finta di non riconoscermi...
Non lo so, ma la risposta, a qualunque domanda, è sempre quella...
Rosso!

venerdì 7 dicembre 2007

Sentimenti iperbolici...

Un InGeStiBiLe come si deve non ha sentimenti normali. L'InGeStiBiLe random è iperbolico.
Se poi l'InGeStiBiLe in questione è altresì isterico... Allora i fuochi stessi dell'iperbole trovano giustificazione per il loro nome, ambiguo, plurisemantico e, perchè no, bizzarro.
Creare e nutrire sentimenti ed emozioni in un InGeStiBiLe è come buttare una fiorentina ad un dobermann. E' come buttare una tanica di benzina sul motore incendiato di un'automobile.
Se avete a che fare con InGeStiBiLi, per favore, dotatevi preventivamente di estintori emotivi.
Non è un consiglio. E' un ordine.

mercoledì 5 dicembre 2007

La legge di Murphy

Letizzia si può vestire bene quanto le pare, può acquistare nuovi capi d'abbigliamento settimanalmente, può portare la sua bionda chioma fluente pulita, profumata ed ordinata, può mettersi creme e cremine per la pelle e truccarsi come una diva, può spruzzarsi il profumo più costoso che ha, può abbinare le borse ai cappotti, può stirare una camicia mille volte...
MA proprio quando sta vestita come una homeless, ha i capelli sporchi e legati alla meno peggio, puzza peggio di Sophie, non si trucca e ha le occhiaie nere...
PROPRIO quel giorno, il negozio si riempie di rappresentanti e clienti che escono pensando "Madonna, che brava quella signora... Fa lavorare con lei la sua figlia malata di mente e tossica per farla sentire come tutti i 40enni normali!!!!"

Filippo, invece, è vestito sempre bene, sempre inappuntabile, mai una cosa fuori posto...eppure non capita mai nulla...è proprio la legge di Murphy...

sabato 1 dicembre 2007

Cioccolata

La cioccolata è vita.
La cioccolata risolve i problemi del mondo.
La cioccolata è il rimedio naturale per ogni malessere.
Quadratino di fuoco. Te ne devi liberare presto, altrimenti si rovinerà inesorabilmente, danneggiando anche te.
Ma il quadratino di fuoco è magico. Nel momento stesso in cui comincia a sprigionare nella bocca il suo profumo, in quello stesso momento comincia ad assorbire con la velocità di un fulmine tutta la negatività che c'è intorno.
Purifica il tuo campo da ogni male. Tutto ciò che c'è intorno si tinge di rosa, la sedia spigolosa diventa di colpo comoda e morbida, il frastuono delle macchine in strada diventa un carillon, il freddo che c'è fuori diventa una fresca e piacevole brezza estiva.
Bene. Qualcuno non converrà. Ma ognuno ha i suoi bei rimedi, e io sono fiera del mio.
La cioccolata è vita.

venerdì 30 novembre 2007

COSA CREDE UN INGESTIBILE

Un ingestibile, tipo Filippo e LetiZZia, crede e vuole credere nelle cose in cui le persone adulte ormai non confidano, tipo Babbo Natale, i vampiri, lo spirito delle persone scomparse che vagano ancora sulla terra e gli angeli custodi.

Perché scrivere di questo? Perché Filippo vuole da sempre un angelo custode (sia esso vestito Dolce&Gabbana o meno) che gli faccia capire la sua presenza. Ma niente. Giorni fa, parlando con la sua amichetta Susanna gli viene raccontata la seguente storia: la suddetta bellina, carina Susanna viveva a Londra e ogni volta che tornava la sera tardi da lavoro al ristorante o si trovava in situazioni potenzialmente pericolose, seduta dietro di lei c'era sempre un ragazzo giapponese che la "proteggeva". Una sera, aspettando l'autobus a notte fonda, Susanna viene avvicinata da tipi loschi e con sicure intenzioni criminali. Spunta il suo giapponesino dal nulla e senza dire una parola si avvicina a Susanna e inizia a girarle attorno come per proteggerla, come per creare un cerchio protettivo. Non si sono mai parlati, salutati o che altro. Ma lui c'era sempre nei momenti potenzialmente dangerous. Un giorno, poco prima della partenza della Susy per l'Italia, il suo giapponesino entra nel ristorante, la guarda, Susanna si accorge che è lui ma non si dicono nulla, si guardano per svariati secondi. Dopodiché, senza oridnare un bel niente, il giapponesino se ne va e Susy non lo rivede mai più.

Una persona normale direbbe che era uno fissato con lei, che la seguiva, uno spasimante o semplicemente una coincidenza. Apriamo gli occhi: era l'angelo custode giapponese di Susanna che ha vegliato su di lei quando era sola in una città periocolosa e troppo grnade per lei e quando non aveva più bisogno del suo aiuto, è andato ad accertarsi che stesse bene e l'ha salutata guardandola. Gli angeli custodi non possono parlare coi propri protetti, lo sanno tutti.
Filippo era in lacrime al racconto, ma anche un po' invidioso: lui non ce lo ha mai avuto un angelo custode. Forse non ne ha bisogno, forse non se lo merita, ma cavoli se ne vorrebbe uno!

mercoledì 21 novembre 2007

L'INGESTIBILE SUPER-EROE

Ogni tanto anche gli ingestibili appendono al chiodo i vestiti (firmati) di tutti i giorni per vestire le tutine aderenti da Super-eroi. QUesto è il caso di Filippo che, qualche giorno fa, ha nientepopodimenochè sventato un borseggio!!!

Giorno di pioggia, ora di uscita da lavoro, Filippo si avvia alla metropolitana avvolto nel suo impermeabile da sherlock holmes di Burberry's, col suo DGcap in testa e le DGgolfShoes ai piedi, ombrello (chiuso perché non pioveva più) intero e non pieghevole di Navigare alla mano.
Lungo la strada si imbatte in due spensierate gallinelle da pollaio intente a spettegolare tra loro, in effetti troppo assorte per accorgersi che una di loro era pedinata da uno zingarello che lesto lesto, quatto quatto stava beatamente infilando la mano nella sua borsetta.
Filippo lo vede. PANICO. Non c'è nemmeno una cabina telefonica per fare il cambio d'abito (o è cambio costume? mi sa che cambio d'abito si dice per le vallette di San Remo...anyway...)!!!
Colto dalla fretta reagisce prontamente: assesta una violenta ombrellata sulla spalla dello zingarello che, senza dubbio ferito, si dilegua come un lampo. Le due gallinelle non si erano accorte di nulla, allora Filippo le rassicura e spiega loro l'accaduto. Le due lo ringraziano di cuore e lui, da vero Super-eroe, conclude dicendo: "Tranquille, ma state più attente la prossima volta".
WOW, spaidermen? chi è? Un dilettante!
Gli unici due dubbi che rimangono a Filippo sono:
1- Lo Zingaro senior che controlla il bambinetto, può sporgere denuncia per percossa di minore?
2- Sarebbe moralmente scorretto farsi pagare dalle due gallinelle per il servizio fornito? Magari una pizza...ah, no, la pizza no che gliel'ha vietata la reflessologa...facciamo...un acquisto in via dei condotti 8! Ragazze se leggete e vi riconoscete Filippo ha già scelto un maglioncino di cahemere bianco con scollo a V. Taglia M. Starebbe benissimo sul suo pantalone nero nuovo....

mercoledì 14 novembre 2007

Il mio nuovo amico.

Tutto era cominciato male: durante la fase di allestimento del mio negozio, avevo pacheggiato particolarmente male, un giorno, davanti ad un cancello, lasciando come sempre una targa con su scritto "Se la macchina dovesse dar fastidio mi trovate qua...".
Io avevo fretta e quel cancello era particolarmente invitante.
Il vecchio fece irruzione nel mio negozio urlando che avevo parcheggiato in maniera maleducata davanti al suo cancello e che avrebbe dovuto chiamare i vigili eccetera eccetera.
Poi vidi la targa qui fotografata e il vecchio guadagnò qualche punto, ma non mi salutava e mi guardava male ogni volta che passavo.
Sono passati più di 7 mesi, ed ora tutto è cambiato. Stamattina la svolta: avevo già fatto 3 giri intorno all'isolato e lui mi aveva visto. Al 4° giro, l'ho visto lì, che sbracciava: mi aveva occupato il parcheggio finchè non sono arrivata io e mi ha detto "Signorì, v'ho visto in difficoltà, v'ho tenuto il parcheggio".
Non è il momento di attaccare bottone "alla Letizia maniera", finchè non mi ritrovo dentro casa sua a bere caffè e mangiare biscottini al cioccolato? Finora non abbiamo neanche mai chiacchierato "come si deve". Ma sarà presto. La mia nuova missione.

lunedì 12 novembre 2007

GLI INGESTIBILI E IL COIFFEUR

A ogni essere umano capita almeno una/due volte nella vita di doversi affidare nelle mani (più o meno esperte) di un parrucchiere. Se ne girano a migliaia, si portano capelli osceni per un po' finché non si trova "L'acconciatore" adatto. Filippo lo ha trovato nella persona di Vincenzo che lavora presso la catena "I Sargassi" a Roma. Tutto contento torna sempre da lui.
Poco tempo fa decide di riaffidarsi alle sue mani fatate per ritaglairsi i capelli e la gentile signorinella al telefono gli chiede se si ricorda il nome del suo coiffeur. Una persona normale se se lo ricorda lo dice, altrimenti dice di no... Filippo (e quindi un Ingestibile) decide di sparare a caso un nome (Antonio per la cronaca) visto che Vincenzo proprio non se lo ricordava... La signorinella dice "Ok a domani" e Filippo, tutto baldanzoso, crede di averci preso.
Il giorno seguente si presenta alla bottega e si ritrova di fronte sto Antonio che altri non è se non un bambinetto di 15 anni uscito due giorni prima dal training di sciampista. Sto cavolo di Antonio deturpa in modo semi-irreparabile il nostro Filippo che adesso vaga per la città col suo DG-cap per nascondere l'orrore di un taglio che lo fa assomigliare al cantante dei Rasmus...horror.
Morale della favola? Non vi ricordate il nome del parrucchiere? NON sparate a caso....

Vincenzo...Vincenzo....Vincenzo....Vincenzo....Chisseloscordapiù....Vincenzo.

sabato 10 novembre 2007

La moglie del soldato caduto in guerra.

Ricordo, prima che mio marito partisse per la guerra, quando alla domenica indossavo il mio vestito nuovo, le mie scarpette buone e passeggiavamo sottobraccio fino alla chiesa, pronti per la messa. Che soddisfazione che era quella, persino soffrire per i sampietrini sotto la suola era un piacere.
Tutti, fuori dalla chiesa, ci guardavano. Sapevano che lui sarebbe presto partito e non sarebbe tornato mai più. Lo sapevano tutti, lui compreso. Io ero l'unica che non lo sapeva, che non voleva capirlo.
Ora che lui non c'è più, io sono ancora qui, alla domenica, con il mio vestito rattoppato e le mie scarpette pulite. Sono ancora qui che aspetto lui per passeggiare assieme verso la chiesa. So bene che non tornerà e che i sampietrini non mi feriranno ancora i piedi.
Ma mi fa felice essere qui, attendere, illudermi e rimembrare.
Così mi sento oggi... :)
Letì

venerdì 9 novembre 2007

Vuoi la guerra? E guerra sia!!!

Brutto bastardo di un parcheggiatore!!!
Sono qui in negozio con l'ansia a mille, penso solo a te e alla tua grande faccia da schiaffi...
Sì, l'ammetto, ti ho mentito. Ti ho detto "Un'ora!", ma mentivo.
Ma che vuoi?
Non ho intenzione di dare 4€ a te per andare a lavorare la mattina! Dove sta scritto che tu ti devi ricordare la mia faccia? Dimenticami, capito, dimenticati di me!
E' inutile che mi minacci, che dici "sei sicura che la macchina non rimane qua fino alle 12.30?", e è inutile che minacci che chiami i vigili e mi fai fare la multa, capito, bastardo? Tu provaci a farmi fare la multa e io mi faccio l'abbonamento e ti vengo a piazzare la macchina tutti i giorni tra i denti. Ma che ti minacci? Minaccia tua sorella, capito?
Ma non puoi fare il classico parcheggiatore a cui non glie ne frega niente? Ma non ti puoi fare trasferire all'area di risulta??? Ma non puoi dimenticare la mia faccia, oppure ti prenoto una bella lobotomia??
Ma chi ti credi di essere? Solo perchè hai il berretto blu e la casacca catarinfrangente mi puoi rompere le palle? Non credo proprio, bastardo, proprio no!!!
Vuoi la guerra? Bene, sono qua per cominciarla!!!
Mi chiamo Letizia e, SAPPILO, TI ODIO!!!!

lunedì 29 ottobre 2007

PRECISESCION

Vorrei fare una considerazione al post qui sotto...
Ma...scusate...perché agli incontri degli alcolisti/tabagisti/sesso-dipendenti anonimi tutti si siedono in cerchio e dicono: "Ciao sono John e sono un alcolista anonimo".
NO! Se dici il nome e vai a volto scoperto senza nemmeno modificare la tua voce non sei più anonimo... O sbaglio?!
Pertanto anche LetiZZia non può dire di essere un'isterica anonima, c'è pure la sua foto sul blog....
Forse sono io che mi faccio un po' di film... In effetti questo aveva tutta l'aria di essere un "TITANIC 2".

sabato 27 ottobre 2007

Ciao, mi chiamo Letizzia...

... e sono un'isterica anonima.
Lo sono da sempre, ne ho preso coscienza solo da qualche anno e solo ultimamente si sta accentuando, con crisi sempre più forti e incontrollabili.
Le mie crisi sono sempre della stessa natura: mi fisso con persone, estranee o meno, e devo rompere loro l'anima, fino a sfiancarle. Ogni passo falso delle suddette persone mi genera una crisi isterica. I comportamenti corretti, al contrario, mi rendono felice, e questo scatena una crisi isterica. La mancanza di considerazione è strappo di capelli con crisi isterica. Le pressioni sono lite con il mondo e crisi isterica.
Solo Filippo sa gestirmi. Ma non è sempre con me... e questo mi genera, quotidianamente, fior fiore di crisi isteriche.
Penso che non guarirò mai...
yo!! :D

venerdì 26 ottobre 2007

Quesito InGeStiBiLe...

... Cosa fareste se una sera, chiudendo dietro di voi la porta del vostro luogo di lavoro, vi accorgeste che avete lasciato lì dentro la borsa contenente le chiavi di casa, le chiavi della macchina, le chiavi del motorino, le chiavi dello stesso luogo di lavoro, il portafogli, i documenti e nella vostra tasca c'è solo il vostro telefonino, con meno di una tacca di batteria e pochi centesimi di credito?
Se non trovate risposta, chiedete consiglio a Filippo... Lui ci si è trovato la sera di mercoledì...

mercoledì 17 ottobre 2007

GLI INGESTIBILI E IL FITNESS

Gli ingestibili, va detto, amano il fitness come i gatti amano l'acqua. Non ne capiscono niente, niente gliene frega del fitness, della forma, del muscolazzo guizzante o dell'addominale scolpito. Sono più per il LARDOminale, per intenderci.
Si rendono però conto che non possono odiare una cosa non conoscendola, quindi che si fà?
INGESTIBILE N° 1 FILIPPO: si iscrive in una delle palestre più fighettose e modernose di Roma per 1 anno intero (coglione) per vedere come va.
INGESTIBILE N°2 LETIZZIA: si prende un cane da corsa e tutti i giorni si lancia con lei (Sophie) in evoluzioni matrixiane nei parchi pescaresi. La bella, agile e scattante cagnolina è stata ribattezzata Sophitness per il suo scopo.

Fin qui il livello di ingestibilità è medio, dato che non lede la vita di nessuno, ma solo in apparenza....vediamo come:

FILIPPO E LA PALESTRA FITNESS FIRST (capitolo 1)
Tale palestra, essendo fighettosa e modernosa, non è dotata di porte, lucchetti e quant'altro. No. Ti danno un badge e con quello fai tutto, apri le porte, chiudi gli armadietti, vai in bagno, compri gli snack energetici a 35 euro la barretta ecc ecc.
Appurato ciò, una persona normale ne prende atto e se ne fa una ragione. Filippo no. Lui riesce puntualmente a non aprire la porta d'ingresso della palestra ed è costretto a sbracciarsi per mezz'ora fuori sperando che dalla reception lo vedano. Oramai i receptionisti ci hanno fatto l'abitudine e appena lo vedono gli fanno cenno di non utilizzare il badge, ma gli aprono direttamente loro per evitare sbracciamenti poco ortodossi fuori da una palestra frequentata da gente "bene".
Figura di merda. Fissa.
Ormai Filippo viene chiamato per nome dai receptionisti e ad ogni ingresso si scamboiano occhiatine tipo: questo-è-quel-rincoglionito-perso-che non-sa-mai-usare-il-badge. Ma mica è colpa di Filippo! Il badge non funziona!!!!!!!!!!!!!!!!
Questo è quelo che ha detto un giorno saturo e stufo della situazione, salvo poi farsi tanare dai receptionisti perché si ostinava a voler far passare il badge dal lato senza la banda magnetica...

LETIZZIA E SOPHITNESS (capitolo 1)
Meglio morire silurata da Silvere Surfer e i fantastici quattro che fare 15 secondi di fitnessate.
That's Letizzia.
Ma le buone intenzioni ci sono, basta prendere un cane da corsa e corrergli dietro in pieno centro di Pescara.
Mica una cattiva idea. Basta avere un cane normale, ma Letizzia poteva mai averlo? Ovviamente no.
Sophie (o Sophitness nella versione sportiva) non appena capisce che può correre impazzisce. Tanto che una volte si è addirittura divincolata dal collare che Letizzia teneva stretto in mano andandosi a piazzare proprio nel bel mezzo dell'incrocio più pericoloso del mondo con Letizzia che urla e strepita contro il cane, gli automobilisti, il governo ladro, il fitness e il giorno in cui ha pensato mai di dedicarcisi, anche solo per sbaglio.
L'importante è sapere che entrambe sono vive. D'altra parte ogni ingestibile ha un TOT indefinito di culo al giorno che li salva dalle situazioni ingestibili anche per loro. Figuriamoci.

venerdì 12 ottobre 2007

...un qualsiasi pomeriggio estivo...

...e Art Attack!!!





Giovanni e Neil (o come cazzo si chiama...)










Il vero uomo che non deve chiedere mai...









e "the Princess of WallPainting"... (sì, sicuro...)






e infine, gli artisti e l'aiutante che si riposano...


_\m/
















martedì 9 ottobre 2007

gl' InGeStiBiLi e il loro rapporto con i motori.

Qua comincia la presumibilmente lunga saga di "gli ingestibili e..."
Cominciamo con i motori, argomento pressapoco superficiale e in quanto tale, molto facile da sviluppare.

Le persone comuni capiscono tutto di motori, gli ingestibili no.
Ma, guarda caso, le loro macchine non hanno mai problemi.
Le persone normali sanno tutto sulla guida sicura, la guida sportiva, la guida di montagna, eccetera.
Ma, guarda caso, gli ingestibili sono quelli che non fanno mai incidenti.
Le persone normali hanno fretta e corrono di qua e di là.
Ma, guarda caso, gli ingestibili sono gli unici che non sono mai in ritardo.
PERCHE'?
Perchè è meglio un morto in casa che un InGeStiBiLe alla guida.
Loro sono PERFETTI: non superano mai i limiti di velocità, i loro mezzi (sebbene vecchi, sporchi e mezzo sgangherati) sono ineccepibili a norma di legge, sanno bene come comportarsi in ogni corcostanza e, SOPRATTUTTO e COSA FONDAMENTALE, non si arrabbiano mai con gli altri automobilisti.
Mentre per la persona comune l'altro automobilista è il nemico, l'antagonista, l'orribile essere che al semaforo potrebbe affiancarsi e ADDIRITTURA partire per primo e guadagnare ben 3 secondi di tempo, per l'InGeStiBiLe si tratta del collega, il commilitone, l'essere indifeso e costretto, tanto quanto lui, ad una vita da povero e meschino automobilista, guadagnandosi così la stima, il rispetto e quasi l'affetto dell'ingestibile in questione.
Questo non significa che gl'InGeStiBiLi non abbiamo problemi con gli altri automobilisti, anzi... per spiegarlo, basterà menzionare un paio di episodi piuttosto recenti.
Cominciamo da FiliPpo:
Esce come sempre dal suo garage, in salita, in curva e con la visuale coperta. Era la mattina X del mese di ottobre, alle ore 7.45. Uscire da quel garage è praticamente una roulette russa: spera che non passi nessuno, che se passa AMEN. Bene, la mattina in questione, non appena FiliPpo parte con il suo scooter (di cui ci è già stata fornita una descrizione più che esaustiva) e scalda il motore andando a circa 20km/h nel bel mezzo della carreggiata (per evitare buche e crateri che tempestano la parte destra), arriva da dietro un uomo con una macchina lanciata alla velocità del suono. Gli suona una volta e viene ignorato. Idem per la seconda e la terza volta. Poi viene affiancato e l'uomo comincia a sbraitare che FiliPpo avrebbe dovuto tenere la destra e roba varia.
Costui lo sorpassa e FiliPpo crede di averla passata liscia.
Per farla breve, quest'uomo l'aspettava giù dalla macchina al primo semaforo. Lo blocca e comincia a fargli una paternale d'autore sulla guida dei motocicli, con tono brusco e fare da ceffo. L'ennesima volta che FiliPpo controbatte, l'uomo caccia il tesserino. Polizia Municipale.
A quel punto avrebbe meritato una bella pernacchia in faccia o per lo meno una risata di gusto... Invece FiliPpo, con la sua classe, non lo deride e non lo chiama "Starsky" come avrebbe dovuto/voluto. Lui continua ad inveire contro il povero malcapitato. Il quale non si rifuta di seguirlo in centrale: il tipo dice "andiamo a mettere a verbale che lei ha bloccato il traffico con il suo scooter, camminando in mezzo alla carreggiata", e FiliPpo risponde "Andiamo a mettere a verbale che lei in una strada in curva correva a 200 Km/h e quasi mi investiva".
Il municipino di turno si placa, chiede patente e documenti dello scooter, e comincia una sua nuova e fruttuosa giornata di lavoro.
Un episodio per tutti che invece descrive LetiZzia, si riferisce ad un giorno di inizio estate in cui lei tornava a lavoro dopo la pausa pranzo. Erano le ore 15.00 di un pomeriggio assolato, mentre i primi afosi calori davano alla testa degli automobilisti.
Al semaforo di fronte al famoso Passeriilnegoziodeglianimali, in prima posizione due anziane altre circa 150cm con dei cappelli con delle piume, in una 600 color celeste chiaro metallizzato. In seconda posizione LetiZzia, assonnata, accaldata, affamata e piuttosto irascibile. In terza posizione un vecchio stronzo con Tipo grigia.
Quando scatta il verde, un gruppo di baldi giovani decide di attraversare, facendo perdere tempo alle due vecchiette, in modo che il processo di mummificazione peggiorasse all'improvviso. Il vecchio della Tipo comincia a suonare come un forsennato, urlando, sbraitando, sbavando ed offendendo le cariatidi. Intanto i giovani attraversavano e loro erano bloccate, e lui nevrotico, ed io in mezzo.
Quando le due vecchie partono e scatta il giallo, LetiZzia decide di fare la InGeStiBiLiTaTa:
Si ferma al semaforo giallo, chiude i finestrini, alza il suo CD di Moulin Rouge a palla, in modo da non sentire il tipo della Tipo, poggia la testa e posiziona lo specchietto retrovisore in modo da gustarsi in prima visione l'infictus del Tipo dietro. Yo.

mercoledì 3 ottobre 2007

GLI ACCESSORI INGESTIBILI DEGLI INGESTIBILI

Un ingestibile che si rispetti, nella fattispecie Filippo, non può non essere dotato di una vata gamma di accessori (più o meno chic) ingestibili quanto lui.
Partiamo dal meno chic di tutti: lo scooter.
In ogni grande città che si rispetti è indispensabile girare con uno scooteruccio possibilmente vecchio, brutto, mezzo graffiato e dall'appeal meno invitante di un finocchio al vapore. Se così non fosse si correrebbe il grave rischio di farselo fregare dal primo pazzo scriteriato di turno.
Filippo, nella sua immensa saggezza, questo lo sa e si fa scarrozzare per Roma da un CAGIVA CUCCIOLO 125 senza parabrezza, col freno mezzo rotto, senza lo specchietto destra, con lo specchietto di sinistra praticamente in frantumi, carrozzeria martoriata dalle intemperie, marmitta mezza arrugginita e rumorosa, portapacchi discutibilmente scolorito e graffiato.
Il rischio di non trovarlo più è molto basso.
In compenso, lo scooterino ha un valore aggiunto: l'ingestibilità. Questa caratteristica, oltre ad essere data dalle appena elencate qualità, gli giunge per la sua impossiblità di accendersi con il pulsante starter. Bisogna ogni volta usare la pedalina per l'accensione. Fin qui...
il bello/brutto è che bisogna dare forti calcioni alla pedalina di avvio per circa 20/30 minuti prima che parta...INGESTIBILE.
La cosa ancora più assurda è che Filippo, cosciente di ciò, stamattina si sveglia presto e per essere a lavoro alle 9 scende in garage per combattere col bolide fin dalle 7.30. L'emerito pezzo di merda decide di partire al primo tentativo. Risultato? Filippo si è svegliato presto invano ed è arrivato a destinazione con 1 ora di anticipo!!!
Livello di ingestibilità: medio/alto.

lunedì 24 settembre 2007

CHI SONO GLI INGESTIBILI?

Per dare un'idea dell'ingestibilità basta citare due episodi emblematici:

LETIZIA:
Ingestibile perché?
Bisogna tornare indietro ai tempi dell'università...Forlì, Scuola Superiore per Interpreti e Traduttori. Letizia è in classe a fare lezione di mediazione linguistica dall'italiano all'inglese. Fin qui tutto ok. Il professore titolare del corso è un apparentemente innocuo figlio di passeggiatrice notturna, il classico amicone che all'esame non aspetta altro che piegare l'ignaro e tranquillo studente a 90° sul banco e sodomizzarlo a sangue. Il suddetto inglesino, poveretto, è nato con una grave menomazione fisica: non ha le mani e per sopperire alla mancanza gli hanno applicato due uncini che gli permettono di fare tutto normalmente.
Immaginate l'imbarazzo suo davanti a nuovi studenti e degli studenti stessi nel fare i disinvolti.
Le lezioni prevedono esercitazioni pratiche in classe alle quali tutti vogliono sottrarsi per l'acritudine dei commenti del prof.
Un bel giorno (bel...non so fino a che punto), il nostro professorino decide di "interrogare" Letizia...non potendo sottrarsi al crudele destino, decide di fare la simpatica e pronuncia l'infame frase: "Dai, prendiamo il coraggio a quattro mani".
Non solo sbaglia clamorosamente il detto inventandosi che gli esseri umani hanno 4 mani, bensì si indirizza alla persona più adatta a cogliere la sottile e ricercata ironia della battuta...
Può bastare, direi...

FILIPPO:
Ingestibile perché?
Avete prsente quando vi presentano una persona nuova? Ci si parla del più e del meno, di interessi, hobby. La solita routine, le solite cazzate che ti scordi dopo qualche secondo, insieme al mone di chi ti hanno presentato.
Avete inquadrato la situazione.
A Filippo viene detto dalla persona che si conosce in comune che il nuovo "amichetto" va pazzo per il doppiaggio. Viene poi aggiunto "secondo te lo mandiamo a fare un provino?".
Passo indietro.
Filippo ha provato milioni di volte a fare il traduttore/dialoghista presso miriadi di studi di doppiaggio che gli hanno sempre risposto: "Se non conosci nessuno che lo fa già con noi scordatelo" e in una delle sue lunghe attese per fare un colloquio conosce due aspiranti doppiatori. Una volta entrato in sala del responsabile si sente sbattere un'altra porta in faccia e gli viene detto: "Avete presente quei due provinanti per doppiatori? Anche loro sono una causa persa, nonlavoreranno mai, perché o conosci qualcuno o sei fuori. Arrivederci".
Memole di ciò...ah, no, sorry, memoRe di ciò, alla fatidica domanda Filippo risponde: "Ma che provino, se con conosci nessuno non lavorerai mai".
A fine serata viene preso in disparte dall'amico comune che gli dice: "Guarda che non era solo un hobby, ci ha fatto proprio un corso e si è trasferito a Roma da Modena per provare a lavorare...".
Ma Filippo che ne poteva sapere, uffa????!!!! Se uno le cose le chiede come fossero scherzi mica è colpa di Filippo se non tiene a freno la lingua anche quando dovrebbe...Ben gli stà, così imparano a parlare seriamente e non a confondere Filippo per farlo sentire poi una merda. Non si fa.

Il grado di ingestibilità è alto, ha sfiorato picchi inimmaginabili...
La preoccupazione che aleggia su tutti è: chi sarà la prossima vittima?

venerdì 21 settembre 2007

Educatamente arriviamo, apriamo un nuovo blog, ci presentiamo...

Non è facile presentare due soggetti del genere.
Come il buon Gesù ci ha insegnato, utilizzerò una metafora...
Ce l'avete presente quando c'è un palloncino che leggero, simpatico e infantile volteggia nell'aria ad altezza d'uomo? Incute simpatia, buon umore e tonnellate di buoni sentimenti...
Poi, d'un tratto, un grezzo bastardo e puzzolente con lo stuzzicadenti in bocca decide di farlo scoppiare...
Bene, è la cosa peggiore che potesse succedere al genere umano...
...il resto ve lo facciamo immaginare.

Non siamo cattivi, siamo acidi.
Non siamo fastidiosi, siamo rumorosi.
Non siamo superbi, siamo superiori.

Non siamo "persone difficili", siamo INGESTIBILI!!!

Ringraziando Andrea (il cQt della zia) per averci regalato questo aggettivo che a perfezione ci identifica, cedo la parola a quello intelligente e acculturato dei due, che forse saprà descriverci meglio...

baSciniiiiii

Letizzia